Educarsi a nuovi stili di vita

Dopo molto tempo (e problemi informatici nel pubblicare articoli che sono andati persi :-)) un piccolo articolo per fare il punto della situazione sia di fine anno sia di evoluzione personale.

Dovrei pubblicare diverse cose successe da maggio 2011, e lo farò appena ritroverò un po’ di tempo ed un po’ di articoli…ma la cosa direi più importante che mi è capitata, o meglio che ho deciso di fare e adesso di condividere, è stato il fatto di entrare “de facto”, tramite professione permanente, nell‘Ordine Francescano secolare il 4 Ottobre 2011.

 

Cambiamento
Cambiamento

Questa decisione diventa quindi l’ambito e lo sfondo di questo articolo.
Durante questo secondo semestre dell’anno ci sono state tante grida e tanto rumore nel nostro paese.

Ho visto colleghi vicini e lontani che per mantenere o espandere il loro lavoro in situazioni difficili, hanno fatto o meglio evidenziato aspetti dei loro servizi che sono molto lontani dalle mie credenze ed identità. Altri che stanno affrontando il momento attuale senza serenità ed altri ancora che guardano solamente a propri interessi.
Detto questo ci sono due messaggi validi per me,validi per ogni aspetto del counseling e del coaching e della facilitazione in genere:

 

 

  • Educarsi a nuovi stili di vita
  • Chiamati ad essere voce

La situazione odierna (e non solo la mia nuova versione di francescano secolare) ci impone di fare riflessioni:c’è la necessità, anzi l’esigenza di buttare via il superfluo perchè cambiano le priorità e si capisce cosa davvero conta.
Almeno si spera.Cosa occorre fare?
Almeno iniziare a STENDERE IL PERSONALE DECALOGO DI STILE DI VITA, quindi seguirlo e verificarlo almeno entro l’anno.

Infine essere voce cosa significa? Alzare la nostra voce, DIVENTARE QUELLA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO, che, con la nostra vita e le nostre parole, ridesti ancora una volta questo mondo distratto e spesso confuso, che non si è accorto…che Qualcosa è cambiato (e mi viene in mente il Natale).

Dal punto di vista formativo ed educativo mi sono accorto ancora di più che chi educa ha fatto esperienza, ha imparato qualcosa da qualcuno, oltre che avere fatto un esperienza  diretta…ma la realtà vera è che non siamo noi ad educare, ma siamo noi a testimoniare: testimoniamo bene allora.

Non mi resta che chiudere l’anno con questo messaggio:

“In conclusione, fratelli, quello che è vero,quello che è nobile,quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode,questo sia oggetto  dei vostri pensieri” (San Paolo, Lettera ai Filippesi -4,4-9 per il brano intero)

La serenità viene allora da lì e solo da lì, e tutto il resto è relativo, temporaneo e sostanzialmente vanità o puro e semplice gioco di specchi.

Con l’augurio che il nuovo anno porti a tutti il Dono di un nuovo inizio, qualunque esso sia e comunque avvenga.

Lascia un commento