Se si vive una crisi, qualunque essa sia, occorre reinventarci.
E’ un buon modo per riscoprire la nostra efficacia lavorativa.
Oggigiorno a parte la crisi evidente c’è una crisi silenziosa, molto spesso più personale, ed è la crisi dell’ epistemologia della modernità. In sintesi la modernità non solo porta innovazione e cambiamento positivo ma può creare tali vincoli da rimanerme ingabbiati.
Qual è la via d’uscita?
Reinventarsi: darci la possibilità di un cambiamento sostanziale all’interno della nostra vita.
Ma allora cosa dobbiamo fare per reinventarci?
Capire in primo luogo qual è la nostra corrente. Sì, la corrente del fiume, del fiume della nostra vita:è il “flowing” o moto ondoso che stiamo vivendo in questo momento della nostra vita a darci idee su quello che possiamo realizzare. E l’importante è fissare le possibilità che abbiamo.
Il concetto di reinventarsi è collegato anche all’efficacia personale, ossia agli ingredienti che danno il sapore al nostro movimento nella vita, a ciò che che ci rende felici: questi ingredienti sono il discriminante delle nostre scelte future-
Quindi per realizzare qualcosa di nuovo nella nostra vita, occorre identificare le possibilità, i fattori necessari e quelli motivanti e naturalmente gli scenari di riferimento.
Incontri di coaching e di counseling integrato possono aiutare in questo. Oppure occorre ritirarsi semplicemente prendendo un po’ di tempo per capire ciò che è veramente importante per il nostro cambiamento.
Prima di cambiare c’è una regola d’ora: ringraziare. Essere grati per quello che si ha. Non possiamo dare nulla per scontato.
Il dono della vita, di un lavoro, di un amore, e via dicendo sono cose che in realtà hanno una grande importanza e che ci devono far risvegliare l’emozione della gratitudine…
E la gratitudine è la cosa più bella. Essere grati per i propri figli ad esempio è qualcosa di meraviglioso e di molto forte per chi ha la fortuna di avere questa possibilità.
Questa è l’emozione fondamentale che dobbiamo riscoprire perchè già presente come regalo dalla nostra vita, ma per renderla più intensa occorre condividerla con chi ci sta accanto. Ma non è solo il fatto di dire “grazie”.
Il ringraziamento è la soddisfazione che abbiamo nello scambio.
Questo articolo mi commuove, guardare la realtà mette in dubbio. Quando i conti non tornano nella vita di tutti i giorni l’unico modo per avere un pò di incoraggiamento e chiedersi se si possa trovare un’alternativa.
Penso che un’alternativa viene proprio da te….reiventarsi.. e ringraziare per quello che si ha. A presto con la speranza che l’uomo possa essere illuminato durante il cammino interiore.