Clienti e partner

Clienti interni ed esterni. La vita è piena di clienti.

Occorre sempre vedere tre punti di orientamento quando si parla di clienti (clienti interni ed esterni) e definire un piano di azioni specifico

1) Linee strategiche

COSA SONO: per linee strategiche si intendono le linee guida (generalmente non più di 3) ritenute particolarmente importanti per lo sviluppo del business aziendale (o personale). La loro durata è generalmente di un anno in quanto dovranno rappresentare un punto fermo ed altamente condiviso per l’operato comune anche del team. Esse rappresentano infatti il punto di partenza per impostare e condividere le linee relazionali e gli obiettivi con relative azioni. Una linea strategica è collegata agli aspetti distintivi di successo nel business.

2) Convinzioni

COSA SONO: sono ciò che ti convince della bontà delle linee strategiche e di quello che stai facendo . Possono essere anche convizioni sulle tue capacità rispetto alle linee prospettate

3) Linee relazionali

COSA SONO: le linee relazionali, generalmente non più di tre, indicano i comportamenti le convinzioni che ti proponi di attuare con le persone, i clienti, e il tuo team e come tali devono essere condivise dal team in modo da avere il fine di creare uno stile di comportamento che faciliti il raggiungimento di risultati positivi. Le linee relazionali sono per natura soggettive e la loro valutazione da parte dei singoli partecipanti servirà a sviluppare una maggior apertura al dialogo ed alla condivisione degli stessi.

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1 commento su “Clienti e partner”

  1. Giancarlo buongiorno, mi chiamo Gabriele e sono uno psicologo che si occupa (tra le tante cose) di consulenza aziendale: formazione, counseling, selezione, sviluppo personale.
    Sto ampliando la rete di realtà in cui crescere professionalmente e Econsultant mi sembra davvero un contesto ricco di professionalità e in linea con il mio approccio al lavoro, per cui mi chiedevo se c’era modo di scambiarsi qualche idea su come collaborare.
    Intanto ti saluto e ti ringrazio per l’attenzione
    Gabriele Achilli

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