“Presenza”: una via per la crescita e la trasformazione

Riflettendo sulla “presenza”, come definita da P.Senge ed altri autori, mi viene da collegarla alle terapie spirituali come vie per la guarigione profonda e ad ogni percorso di Meditazione psicodinamica.

La “presenza” dall’ Io a al Sè, è un percorso di crescita e di trasformazione, ossia di permette di “intuire”, andare dentro e oltre, di armonizzare ciò che si sta facendo con quello che deve essere fato, risvegliare un centro di energia vitale mediante strumenti che lavorano su piani diversi del nostro essere: fiscio, energetico, emotivo, mentale e spirituale.

La “presenza” coIMG_0525Colorielucenduce ad uno stato di “benessere produttivo”, “benessere globale”, “benessere organizzativo” nel quale è possibile un esperienza “spirituale” profonda, umana e trasformativa.

Ricordo Herman Hesse: “Ogni fenomeno terrestre è un simbolo, ed ogni simbolo è una porta aperta attraverso cui l’anima, se è pronta, può entrare nel cuore del mondo, dove il tu e l’io e il giorno e la notte sono una cosa sola. Ogni uomo si imbatte di tanto in tanto nella sua vita in questa porta aperta, ognuno una volta o l’altra concepisce il pensiero che tuttil visibile sia un simbolo e che dietro il simbolo dimorino lo spirito e la vita eterna. Ma solo pochi passano la porta e rinunciano alla bella apparenza in cambio dell’intuita verità interiore”.

 

E ancora ” Tutti i bambini hanno di queste sensazioni, anche se non tutti con la stessa intensità e delicatezza, e per molti tutto è già svanito e come mai esistito ancor prima che abbiano imparato a leggere le prime lettere dell’alfabeto. Ad altri il mistero dell’infanzia resta vicino a lungo, e un resto, un’eco di questo mistero li accompagna fino ai capelli bianchi e ai tardi giorni della stanchezza. Tutti i bambini, finchè sono immersi nel mistero, sono costantemente impegnati a decifrare con l’anima l’unica cosa importante, se stessi e l’enigmatica connessione tra la loro persona ed il mondo che li circonda. I filosofi e i saggi, tornano a queste occupazioni, con gli anni della maturità, ma la maggior parte degli uomini dimentica presto e abbandona per sempre questo mondo interiore costituito da ciò che è davvero importante…”.

Presenza…la presenza non è altro che la dimora della nostra sfera più intima, ed in poche semplici parole: la nostra vera casa.

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