Libertà e Intelligenza

Se la testa, il cuore e la pancia ci abbandonano.

“Fratelli, fate attenzione che nessuno faccia di voi una sua preda con la filosofia e vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo” (Lettera ai Colossesi 2-8, San Paolo Apostolo)

La libertà è la sorgente segreta di tutte le attività umane, anzi è un’etica da vivere. Credo che questo sia un assunto fondamentale e non lo voglio commentare. Ma ho una domanda: “oggi siamo davvero liberi?”. Ne ho anche una di riserva: “siamo mai stati liberi?”

Difficile risposta. Non lo siamo o se lo siamo lo siamo solo apparentemente. Non lo siamo più. E forse non lo siamo mai stati. Questo dipende ovviamente dal numero delle teste pensanti e dei cervelli ancora in grado di funzionare che sono sempre più pochi e che sembrano in via di estinzione. Forse vogliono essere sostituiti dai robot o da qualsivoglia intelligenza artificiale. Pensare meno e fare meno credono che sia un bene. E’ una perdita di intelligenza e di libertà. Siamo alla vigilia della post-umanità.

Cosa è successo? Fra la libertà e la menzogna c’è sempre la Verità. Siamo esseri nel tempo che corrisponde al più grande mistero della nostra vita. E nel tempo veniamo sempre controllati o governati dal “pane e dagli “spettacoli del circo”, la celebre locuzione latina. Il primo sostantivo (panem) si potrebbe individuare nella promessa di abolire certe tasse o di donare il reddito di cittadinanza globale o di fornire il “green pass” che, non solo ti immunizza dal virus, ma anzi ti permette di “passare” e andare a prendere il pane e ti permette di mangiare insieme ad altri (al ristorante ovviamente). Il secondo termine cioè “circenses”, a differenza di “panem”, può tradursi oggi, come molti dicono, in una sola maniera: televisione. Televisione che ti trasmette solo determinati messaggi e spettacoli, che ti fa il lavaggio del cervello e dell’intelligenza, anche con la pubblicità , una sorta di ipnosi collettiva: è questo che fa tutto il sistema mediatico soprattutto attraverso una comunicazione sensazionalistica, basata su immagini forti e cariche di dolore. Lo spazio dedicato alla copertura mediatica influenza la percezione. Grazie a tutto questo, ancora oggi noi, come il popolo ignorante e sonnolento o sostanzialmente schiavo, perdiamo la libertà e ci accontentiamo del poco pane che concede talvolta e ancora lo stato e degli spettacoli del circo che invece ci concede tantissimo (e in televisione ce ne sono soprattutto di falsi) con i quali ci si dimentica delle proprie miserie e aggiungo, peccati (veniali o capitali che siano). Fino a che punto ci si lascia trascinare? (“Il tango si balla in due…”)

Ma non c’è solo questo. Siamo partiti dalla considerazione dipende dal numero dei cervelli ancora in grado di funzionare…dal lavaggio del cervello, e della nostra intelligenza”. Quindi i nostri cervelli, facenti parte della nostra intelligenza, ossia la nostra testa, il nostro cuore, la nostra pancia (il nostro ventre cui possiamo estendere tutto il nostro corpo, a partire dalle parti più intime) non funzionano più come prima e non sono più in armonia, come direbbe il processo mBraining che fa dell’armonia di questi tre centri il primo passo per l’ascolto, la cura, la salvaguardia della nostra persona. Tecnicamente parlando ci sono dei blocchi di integrazione neurale che portano alla perdita di libertà. C’è qualcosa che non permette loro di funzionare come dovrebbero funzionare, anzi qualcosa che li blocca, come sotto un incantesimo magico.

Da che cosa sono provocati questi blocchi? Ci sono sicuramente dei meccanismi individuali e sociali che ormai stanno diventando totalitari e vengono utilizzati per cambiarci, e quindi per bloccarci. Inoltre, da parte nostra, c’è una fortissima dissonanza cognitiva che ci impedisce di andare ad approfondire quanto accade. Si potrebbe dire una mancanza di capacità di lettura sia delle informazioni sia delle “etichette” che assegniamo o che ci vengono assegnate o che vengono assegnate: le informazioni forse sono troppe, forse sono troppo semplificate (ed è meglio non fare fatica dato che abbiamo altro da fare o a cui pensare) e lo sforzo emotivo e cognitivo per comprenderle, per molti di noi, seriamente, potrebbe condizionare o addirittura “sconquassare” quanto accade nella storia della nostra vita: non apriamo “il vaso di pandora” se riguarda poi le nostre zone di confort, le nostre inossidabili convinzioni o le nostre “routine-vie di fuga” necessarie e non più “spazi sacri”. Non riusciamo nemmeno a distaccarci quanto basta dal nostro modo di lavorare e di comportarci nella vita, almeno per osservare a distanza, quanto stiamo facendo e dicendo.

Ritorniamo alla nostra intelligenza e alla libertà e partiamo da un’assunzione: le nostre intelligenza di testa, cuore e pancia sono belle e preziose. Abbiamo cioè una cassaforte, fatta di cuore, di testa, di corpo e, aggiungo, di anima. Il ladro (chiunque esso sia) ci sta rubando tutto quello che c’è di più prezioso, di più bello e di più sacro dentro di noi. Per farlo crea disordine e confusione. E’ l’ordine del disordine si trasforma in caos, progettato, definito e voluto e coordinato. La sudditanza psicologica ci fa negare la realtà dei fatti. Testa, cuore e pancia ci abbandonano e/o ci stanno abbandonando.

Partiamo prima e quindi da noi stessi per semplificare e poi estendere le considerazioni che facciamo su di noi alla società e al mondo intero. Si cambiano le persone, ma la natura umana non cambia, ed è condizionata e condizionabile.

Da cosa siamo condizionati? Prosegui nella seconda parte.

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