Sentire il proprio cuore, sentire e ritrovare la via.

Riprendere scintille di coscienza per sentire il proprio cuore e rianimare le nostre intelligenze

Quante volte l’abbiamo sentito ed ascoltato… e quante volte lo abbiamo dimenticato. Quanto meno parlo per me, ho perso diverse volte scintille di coscienza che venivano da dentro e non ho permesso alle mie intelligenze di sentire qualcosa di nuovo. Sentire il proprio cuore e ritrovare la via è sentire nuovamente le cose, rivederle alla luce di una coscienza differente.

Sentire il proprio cuore è ritrovare la via. Ci sono momenti ed esperienze che te lo fanno sentire di nuovo. Forse sono solo momenti ed esperienze dove c’è bisogno solo di mettersi in ascolto completo di qualcuno, oppure fermarsi e leggere attentamente un buon libro, oppure riprendere a respirare.

Sentire il proprio cuore ti pone nelle condizioni di sentirti dentro.

Risvegliare La Leadership Da Dentro Giancarlo Manzoni
Risvegliare La Leadership Da Dentro

Tutto quello che ci accade, accade prima da dentro. Anche i vari organi ci parlano e si agitano perché ognuno ha la propria personalità ed esigenze e hanno la loro intelligenza. Ma ci sono intelligenze più intelligenti di altre, forse perché non solo hanno funzioni vitali e/o di coordinamento, ma hanno funzioni superiori. E tutte le nostre intelligenze ci parlano per farci ritrovare la via. Ci serve forse un manuale per farci parlare con queste intelligenze e per rimetterci in ascolto, per disintossicarci, ma se esiste quale è il manuale per sentire il proprio cuore?

Mi viene in mente un buon misuratore di pressione cardiaca. Mi vengono in mente libri di Susanna Tamaro. Ma se dovessi sentire veramente il mio cuore, potrei consigliare questo: leadershipdadentro.

Un libro dove ho messo veramente il cuore e dove l’ho sentito battere come un metronomo.

Risvegliare la leadership da dentro significa aiutarci interiormente, riacquistando forza, energia e direzione

Ma, sentire il proprio cuore, quando si hanno anche delle sfide, significa anche metterci qualcos’altro per ritrovare la via: ad esempio sentire “la pancia”, profondamente la pancia, e quindi sentire “realmente la testa”. Allora forse riusciremo a capire quanto ci accade e a comprenderci meglio , dando risposta ai nostri problemi, trovando soluzioni e rispondendo con verità a tutte le menzogne e dando una parola vera a tutti i nostri sintomi. Infatti, tutto è connesso e anche la nostra pelle è mantello del nostro spirito. Pensiamoci, sentiamolo a partire da cuore. Abbiamo bisogno di sentire l’anima della nostra città interna. Abbiamo bisogno di ascoltare, sentire e ascoltare-

Perché il cuore?

Un cuore che comunica in modo organizzato e armonico

Perchè il cuore ci parla, sempre, e manda in effetti l’80% della comunicazione al cervello, mentre solo il 20% segue il percorso inverso. Non è forse questa comunicazione empatica? Ci continua a parlare, in modo armonico, continuo e continuativo, direi sovrabbondante, continua a bussare alle nostre porte. Ci parla sempre con espressioni proprie come proprie sono le espressioni legate alla testa e alla pancia, ma sono proprio le espressioni del cuore che mi ritornano spesso (“una fitta al cuore”, “un cuor di leone”, “un cuore matto”, “con tutto il cuore”) perchè coinvolgono emotivamente e profondamente. Ci sono inoltre insegnamenti antichi ed insegnamenti moderni  (come dall’ Istituto Heartmath ) che considerano il cuore una fonte di grande intelligenza e guida saggia interiore capace di influenzare emozioni, pensieri e comportamenti, una guida saggia che ci permette di ritrovare la via. Il cuore è la porta, il cuore è la via.

Trainer E Master Coach Mbraining: il cuore è la porta, la via
Trainer E Master Coach Mbraining: sentire il proprio cuore

Ma dato che noi siamo anche “anima”, il cuore a livello sottile è molto di più: è una porta verso qualcosa di trascendente che è dentro di noi e fuori di noi. Forse ci vuole solo fantasia, immaginazione, colpo d’occhio, fede: ciò che è certo è che attraverso un serio e sano riequilibrio del nostro cuore e dei suoi affetti, possiamo riprendere il contatto con noi stessi, con la nostra anima, con noi che siamo anima e con chi sta più in alto di noi, che desidera la nostra pace.

Il nostro cuore è speciale perché siamo anime speciali e la pace è il tesoro al quale aneliamo da sempre: se ritroviamo la pace ritroviamo l’amore per noi stessi, un amore dentro di noi talmente potente che è in grado di farci guarire e far star bene chi ci circonda.

Ricordiamoci che sentire il proprio cuore ci protegge dal “reset” mentale e artificiale che è attorno noi: è un modo per ritrovare la via e per esprimere unicità e differenze.