Verità e Intelligenza

Facilitare l’emergere della Verità e della sua armonia

Precedentemente abbiamo parlato di blocchi e condizionamenti della testa, del cuore e della pancia, partendo dalla menzogna. Sono blocchi di integrazione neurale secondo il modello e processo mBraining. I blocchi di cui abbiamo parlato sono : la dimenticanza e l’abitudine,
la schiavitù dei bisogni, la moda e il conformismo e la paura. Aggiungiamone adesso altri tre forse più legati alla verità e all’intelligenza nella sua dimensione complessiva. Questi blocchi disarmonici sono:

La doppia verità
La settorialità funzionalista
La neo lingua

La doppia verità

Ma quante sono le verità? Dipendono dagli uomini, come diceva Averroè e aggiungeva che c’è quella che capiscono i pochi ed è quella più profonda e quella che invece capisce il popolo, fatta di miti, di storie. I livelli sono differenti ed allora se si vuole convincere meglio comunicare solo su un livello, meglio mettere in luce solo una cosa, meglio semplificare. Come Voltaire diceva: “Tutto per il popolo, niente per mezzo del popolo”. Ma la semplificazione si può ridurre a menzogna, a qualcosa di grossolano e per bambini che devono essere istruiti, ad un effetto parzialmente placebo che non solo non cura, ma nemmeno salvaguardia. Il cittadino viene trattato come un bambino, cui si aggiunge un paternalismo autoritario che lo mantiene in uno stato di minorità. Kant nel 1784 diceva: “Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d’intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro”. È un problema di intelligenza, ossia di Testa, che selettivamente crede a quello che si vuole fargli credere e non passa a farsi quelle domande che aprirebbero la mente e le donerebbero “occhi nuovi”. Diventa poi un problema di Pancia quando non si ha il coraggio di usare finalmente il proprio intelletto.

La settorialità funzionalista

“Divide et impera”. Il motto romano “dividi e comanda”, indica il migliore espediente di una tirannia o di qualsiasi altra autorità per controllare e governare un popolo, ovvero dividerlo in più parti in modo tale da provocare rivalità e fomentare discordie tra esse. Ma se fosse applicato all’apprendimento, all’insegnamento cosa significherebbe? Specializzarsi settorialmente e lasciare andare il sistema e/o tutto quello che ne rappresenta la visione o l’unità. Si perde la visione di insieme, la visione di armonia, per approfondimenti verticali e settorializzati. Diventiamo e siamo in mano agli esperti di questo e/o di quant’altro, quando in realtà perdiamo di vista il tutto e l’insieme. È un problema legato a tutte le tre intelligenze (Testa, Cuore, Pancia) che si vedono staccate e non integrate e appartenenti ad un unico corpo. Non si riescono più a creare le connessioni e a fare i giusti collegamenti.

La neo lingua

Programmare intenzionalmente il linguaggio per fare in modo che questa programmazione crei la realtà per come la si vuole o la si desidera, potrebbe essere una cosa buona se non falsificasse la realtà… Il linguaggio è infatti “forma mentis”, ossia è forma della mente e la mente crea la realtà, anzi la trasforma, e ci sono linguaggi specifici per comunicare alla testa, al cuore e alla pancia, addirittura all’anima, e quindi alle loro realtà. Si tratta di neuro linguistica e se tutto questo rappresenta quindi neurologicamente il modo di comunicare e di parlare di tutte le nostre funzioni cerebrali, se si costruisse una lingua parallela che forma o offre una visione di una nuova realtà, cosa succederebbe? La realtà cambierebbe a piacimento. Ma il nuovo linguaggio potrebbe diventare dittatoriale e incutere terrore e la realtà verrebbe quindi trasformata. Anche questo è un problema legato a tutte le tre intelligenze (Testa, Cuore, Pancia) che non parlano il loro vero linguaggio, anzi lo dimenticano e accettano un linguaggio comune che non è il loro e che quindi crea caos.
Tutti questi fattori portano alla schiavitù. Come facilitare allora la libertà? Ma soprattutto come facilitare la verità?

Facilitare la Verità?


Forse questa è una buona domanda di fronte al panorama attuale. Se il medico vuole salvare il paziente deve dire la verità, anzi deve perseverare nella verità se vuole la vita del paziente. Occorre evitare la menzogna, perché è contrapposizione con la Verità e con la Vita, e con tutta la nostra intelligenza

La menzogna, inoltre, come diceva San Tommaso, è un peccato mortale: non ti rende libero, ma anzi schiavo. Ossia si lega al Male che ti e ci rende schiavi. La collusione con il male delle persone o lo pratica del male attraverso la menzogna, crea e asseconda situazioni di palese torbidità. Ritorniamo alla Verità.

Occorre schierarsi, occorre nuovamente imparare ad utilizzare tutte le nostre intelligenze per dare un giudizio armonico. Cosa pensa e dice la nostra testa su questa situazione? Cosa desidera e dice il nostro cuore su questa situazione? Cosa sente e dice la nostra pancia su questa situazione?

Se le risposte non sono armoniche e non sono le stesse c’è qualcosa che non va. Si è persa forse la libertà nella sua accezione più profonda. Occorre fare qualcosa di nuovo. Occorre che la testa si imponga di dare un giudizio. Occorre che la pancia manifesti il proprio coraggio e la propria virilità. Occorre che il cuore mostri comprensione e compassione e quantomeno “umanità”, ricercando la verità.

Verità e intelligenza
Andare oltre confine

Come facilitare allora la libertà se poi ci rendiamo conto di essere in presenza di una falsificazione intenzionale ed ideologica della verità?

Occorre evitare il male e la sua banalità. Ma occorre evitare anche la perversione e la depravazione. Occorre giudicare i crimini contro la persona umana e la natura e quando c’è un’amministrazione arbitraria delle leggi. Occorre riconoscere chi ti è vero fratello senza che ti chieda nulla , stando attenti se sta seguendo i suoi interessi o di altri, anche nascosti. Occorre riconoscere quando è stata distrutta la vita. Occorre riconoscere quando c’è delirio di onnipotenza e non c’è sistema di controllo e di retrospettiva. Occorre riconoscere quando si distrugge ciò che è Sacro. Occorre giudicare, occorre ammonire, occorre mobilitarsi fermamente e difenderci, occorre ricordare che esiste la dolcezza e l’umanità. Occorre lottare per la Verità

Con ferma convinzione occorre che le nostre intelligenze rinascano e si muovano tutte verso un’unica direzione che è quella della Verità.

La Verità è il presupposto della Libertà

Solo così possiamo andare Oltre, superando le pietre di guado, per giungere insieme all’altra riva.